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Coldazzo, colta e selvaggia
Come in una piega della pelle, Coldazzo si nasconde tra Colbordolo e Montefabbri, incastonato tra fitti boschi e colline dense di vegetazione, oggi ingentilite da delicate stradine bianche che si inerpicano verso Riceci, verso Urbino o scendono verso la strada provinciale 423. Qui domina una atmosfera ancestrale, tanto diversa dai due piccoli castelli pure così vicini e pure così ancora profondamente antichi. Le storie di vita agricola si mescolano alle leggende di spiriti antichi così che la sua natura selvaggia diventa oggi cultura.Vai alla scheda -
La vita rurale di ieri e di oggi: Pontevecchio e Montefabbri
Dalla visita al Museo della Mezzadria, in uno spazio di una bellezza fuori dal tempo: un antico mulino, poi centrale idroelettrica che si affaccia sul fiume e su un ponte distrutto dalla guerra e così rimasto. parte un percorso che attraversa la strada dei briganti, la banda Grossi, e arriva fino a Cagolino e poi fino all’ombra di uno dei borghi più belli d’Italia, Montefabbri.Vai alla scheda -
Parco delle Muse e delle Ninfe
Un progetto di lettura del territorio, un filtro attraverso cui guardare il paesaggio, cercando di combinare diversi sguardi, legandoli stretti col filo della immaginazione e della poesia. Non con la fantasia, ma partendo dalle tracce lasciate dai tanti personaggi e dalle numerose vicende delle terre di Vallefoglia, che creano continui rimandi tra un luogo e l’altro. Il paesaggio e l’acqua sono stati per questo individuati come temi in cui le Ninfe e Muse vivono e si manifestano, permettendo un confronto con chi il paesaggio lo ha osservato e “ritratto” in passato.Vai alla scheda -
Le Storie Ritrovate di Sant'Angelo in Lizzola
Non è difficile raccontare Sant’Angelo in Lizzola perchè il paese è vivace, ricco di storia, abitato da gente accogliente e orgogliosa delle proprie radici, pieno di storie piccole e grandi che ancora fanno eco tra vecchie e nuove strade, dove le generazioni si incontrano quotidianamente ed hanno luoghi e occasioni di scambio. Le abbiamo ritrovate e ve le riproponiamo in questo walkscape.Vai alla scheda -
Cronache rimate dal castello di Colbordolo
Ci sono diverse buone ragioni per visitare Colbordolo, ma due sono gli elementi che lo rendono unico: il primo è che è il paese che ha visto la nascita di Giovanni Santi, il padre di Raffaello, e il secondo è il rintocco della campana della torre che si muove con un meccanismo antico ormai impossibile da trovare nei luoghi limitrofi. La campana sulla torre oggi e Giovanni Santi ieri sono accomunati dall’offrire un punto di vista privilegiato sul territorio: il primo visivo e fisico, il secondo legato alla dimensione del mito e dell’arte. Restano le storie che si possono leggere sui libri, a partire dalle Cronache rimate di Giovanni Santi, ma anche quelle che la gente racconta oggi e ci sono ancora i luoghi che permettono di immaginare con tutta la forza evocativa di cui siamo capaci.Vai alla scheda -
Centro Giovanni Santi a Colbordolo di Vallefoglia
Walkscape e Podcast per la visita al Centro dedicato a Giovanni Santi, padre del grande artista Raffaello che fu costretto a lasciare il suo “paternal nido” (come scrisse nelle Cronache rimate) dopo che il paese venne assediato dalle truppe dei Montefeltro nel 1492.Vai alla scheda -
Tra i castelli scomparsi di Genga e Coldelce
Esistono luoghi che devono essere riattivati affinchè la loro ancestralità, la loro forza antica non si disperda in un semplice abbandono: sono necessari uno sguardo più attento e curioso, una maggiore attenzione ai particolari, la volontà di usare la memoria ma anche l’ immaginazione, quando ricordare significa visualizzare ciò che da secoli è scomparso.Vai alla scheda -
Un territorio attraverso gli occhi di Giulio Perticari: il paesaggio tra Sant'Angelo in Lizzola e Pesaro
Il legame tra Sant’angelo in Lizzola e Pesaro, tra Perticari e Rossini e il paesaggio che dalle colline scende giu’ fino al mare raccontato attraverso i monumenti e gli angoli di natura trasformata in teatro e il teatro che non c’è più attraverso documenti e immagini da rivivere camminando nella Sant’Angelo in Lizzola di oggi.Vai alla scheda -
Dove sostano le ninfe? Tra Colbordolo e Montefabbri
Tra Colbordolo e Montefabbri c’è una strada bellissima, che lega due bellissimi luoghi; da questa strada si vedono altri luoghi, e lungo il cammino compaiono elementi che rompono l’armonia del paesaggio di Vallefoglia: un bosco, un fosso, la punta di una collina o una radura scoscesa sembrano interrompere una percezione unitaria e omogenea. Questi punti cercava Giovanni Santi trasponendoli nei suoi dipinti. E posando lo sguardo e cogliendo questi punti egli individuava la presenza di Muse e Ninfe. Anche noi possiamo cercare le Muse e le Ninfe nel paesaggio quasi immutato di Vallefoglia, legando la nostra esperienza a quella dei pittori del 1400. E’ una esperienza sempre nuova, da fare con lentezza, in solitudine ma anche da condividere. La pagina di Almaloci.com si arricchirà delle foto scattate dai camminatori.Vai alla scheda