Lungo via Abbadia, a fianco dei campi coltivati e dei casolari più o meno rimaneggiati, si intravvede in lontananza il castello di Montelabbate.

Cosi come l’Abbadia non era una chiesa ma un possedimento, un territorio, così pure Montelabbate va oggi ripensata come un articolato bacino di attività industriali e agricole, un felice connubio di natura, cultura e produzione che da sempre la caratterizza..

In passato la predominanza dei lavoratori di queste terre erano i cosiddetti "casanolanti", cioè contadini nullatenenti che non avevano un lavoro come mezzadri ma prendevano una casa “a nolo” cioè in affitto. 

Non possedevano del terreno e se decidevano di tenere qualche animale dovevano farlo pascolare nei  terreni altrui;  e non avevano un rapporto di lavoro retribuito: quindi il loro sostentamento era legato alle giornate.