Il viottolo lastricato che divide il paese si apre su uno spazio erboso, che guarda la stretta valle del Mutino. 

Di fronte alla facciata dell'attuale chiesa si trova una croce di ferro, che aveva come piedistallo un capitello paleocristiano rovesciato, che ora si trova all'interno della chiesa per proteggerlo dalle intemperie. 

Questa suppellettile di epoca romana è una delle tante testimonianze di un passato remoto dell’abbazia, che si dice costruita sul sito di un tempio dedicato al dio Mutino, che ha dato il nome al complesso abbaziale. 

Al centro della facciata si apre il portale centrale, con arco asesto acuto, che reca lo stemma dei Carpegna, là dove un tempo campeggiavano blasoni e stendardi della famiglia Oliva.

Alla sua destra sporge un muro in pietra caratterizzato dalla presenza di un capitello che partendo dall'interno arriva fino all'esterno sporgendo per pochi centimetri. Questa parete appartiene alla prima fase costruttiva dell’abbazia, costituita da grossi conci in pietra, perfettamente squadrati, legati insieme da un sottile strato di malta, detto“nastrino”.