La torre bianca di 25 metri, la classica forma di un faro, si staglia sulla collina all’interno del parco, ad oltre 175 metri di altitudine sopra il livello del mare. Fu costruita negli anni ’50 e divenne operativa nel ’52.  Sostituì il vecchio ‘Fralon’ di Casteldimezzo, dopo che il bombardamento di un cacciatorpediniere tedesco lo mise fuori uso.

Sorse nello stesso punto in cui già all’epoca si trovava una sorta di suo lontano e più rudimentale progenitore (una postazione da cui partivano messaggi cifrati fatti di fasci di luce di notte e sventolio di bandierine di giorno).

Nel tempo i segnali per i naviganti sono stati di diverso tipo. 

I nautofoni segnalavano la nebbia con segnali acustici; i fuochi posti sulle sommità importanti erano i segnali visivi: da Novilara; dalla Bettola, sull'Ardizio o Monte Pantalone; la cima del Carpegna segnalava l'altezza di Rimini; il Nerone segnalava l'altezza di Pesaro e il Catria Fano.

I naviganti avevano differenti modi per orientarsi in mare: di giorno prendevano come riferimento visivo i monti che più emergevano nell'entroterra (Carpegna all'altezza di Rimini, Nerone all'altezza di Pesaro, Catria all'altezza di Fano);  quando c'era la nebbia ascoltavano le segnalazioni acustiche (i nautofoni); oppure di notte osservavano i fuochi sulle sommità principali (Focara sul San Bartolo, La Bettola sull'Ardizio).