14 - Montefabbri - Paesaggio
Montefabbri è un paese isolato sul crinale fra la valle del Foglia e il fondovalle con la strada per Urbino, bagnato dal torrente Apsa.
I Montefeltro in epoca rinascimentale utilizzarono il borgo come avamposto difensivo strategico lungo la strada verso il mare. Alla fine del 1500 conobbe un periodo di prosperità; venne attivata una fabbrica di ceramiche, acquisì il mulino di Pontevecchio e diede un nuovo impulso all'attività artigiana. Estinti i Paciotti, il castello ritornò al ducato di Urbino di cui subì le sorti passando allo stato pontificio. In questo periodo, la popolazione del posto visse un lungo periodo di privazioni. Come Colbordolo fu vittima delle incursioni dei briganti. Nel 1868 perse l'autonomia amministrativa e fu definitivamente annesso al Comune di Colbordolo e ora di Vallefoglia.
Nel Castello, che mantiene le mura, la porta e la torre, c’è la Pieve di San Gaudenzio, una delle più antiche nelle terre di Urbino. Al suo interno, il fonte battesimale è stato ricavato da un cippo di marmo di epoca romana: così una fonte è legata a resti dell’antichità, come è nelle immagini che accolgono le Ninfe.
Inoltre nella Cappella di Santa Marcellina sono conservati i resti della Santa che è spesso raffigurata con i veli svolazzanti mentre vola in cielo. Ci ricorda i panneggi increspati scelti da Giovanni Santi per le sue Muse.