In pochissimi altri paesi o castello dei dintorni il meccanismo dell’orologio mantiene intatto l’antico sistema di pesi che si trova a Colbordolo. Il pietrone di contrappeso che lo aziona è stato abilmente manomesso perché gli intervalli tra una carica e l'altra fossero un po piu lunghi, ma è rimasto sostanzialmente lo stesso negli anni.

L’orologio è stato costruito dalla ditta nata da Nicola Macchini e dal fratello Giuseppe che iniziarono la loro attività nel 1860 a Montelevecchie (l'attuale Belvedere) con la costruzione di pezzi per aratri, erpici e macchine agricole. La loro perizia nel costruire a mano pulegge, alberi e meccanismi venne trasferita nella produzione degli orologi da torre che venivano commissionati direttamente dai sindaci (o podestà) dei vari paesi.

Gli orologi, come quello custodito a Colbordolo erano ispirati a quelli medievali che andavano “caricati” alzando e spostando pesi, giorno dopo giorno e compensando i normali errori meccanici e gli attriti che rendevano naturalmente poco precisa la misura del tempo.

L’incaricato della carica e sistemazione dell’ora veniva chiamato “temperatore” proprio per la funzione di mitigare gli errori della misurazione del tempo.

La leggenda dice che i fratelli macchini fossero bravi armaioli e che una notte persino Grossi il bandito bussò alla loro porta per sistemare lo schioppo.

Nel nostro walkscape conosceremo direttamente l’attuale “temperatore” che ha usato un intelligente stratagemma per rendere meno pesante il suo compito.