Meli venne sostituito da Giuseppe Girolami che chiese di suddividere i malati per patologie psichiatriche, distinguendo gli insanabili dai sanabili. Le donne furono  impiegate nei lavori di tessitura, sartoria e 'speciali ginnastiche', mentre gli uomini furono occupati in attività di giardinaggio e orticoltura.

Nuovi mezzi terapeutici si fecero strada e, comunque andarono le cose, trasformano il San Benedetto in Ospedale Psichiatrico moderno. L'uso degli psicofarmaci sostituirono quasi completamente la contenzione e l'uso delle celle di isolamento. Si favorì l'ergoterapia, i giochi, il cinema, il teatro, i bagni al mare, i permessi e le uscite. Si curò la preparazione degli infermieri. E si aprì il controverso periodo delle terapie da shock. Dal '52 a '56, Ugolotti e i suoi collaboratori, attraverso gli articoli stampati su Note e riviste parteciparono al ''Primo Congresso Mondiale di Psichiatria''.